Nell’articolo di oggi voglio parlarti del modo migliore per creare un portfolio fotografico, a partire dal “perché” fino ad arrivare a sviscerare — tramite alcuni dei migliori esempi che ho selezionato dal web — tutti i luoghi comuni in fatto di design e UX (esperienza d’uso).
Inoltre, come Web Designer minimalista, cercherò di farti comprendere appieno perché la filosofia “less is more — meno è meglio” si applica così bene non solo nell’ambito del design ma, soprattutto, per quanto riguarda l’ottimizzazione tecnica e per i motori di ricerca (SEO).
- Ti spiegherò brevemente che cos’è un sito portfolio
- Scoprirai perché è fondamentale creare un portfolio fotografico per la tua attività
- Ti elencherò 5 ottimi motivi per cui vale la pena investire tempo (e risorse) in un design semplice e minimale
- Ti illustrerò i 15+ migliori esempi minimalisti da cui trarre ispirazione per il tuo portfolio fotografico (fornendoti tutti i dettagli del caso)
- BONUS — Ti mostrerò il grande vantaggio dell’annettere una sezione “blog” al tuo sito portfolio
Prima di cominciare, come al solito ci tengo a ricordarti che, se durante la lettura dovessi imbatterti in qualche parola sconosciuta o poco chiara, ho stilato un intero glossario dedicato ai 19 termini tecnici più comuni. Per qualsiasi dubbio o evenienza, sentiti liber@ di consultarlo.
Cos’è un portfolio fotografico?
Dunque, un sito portfolio, altro non è che un “normale” sito web il cui scopo è quello di mettere principalmente in risalto i lavori, i servizi e i valori di un’azienda o di un libero professionista.
Essenzialmente quindi, un portfolio è una raccolta ordinata e precisa, realizzata con particolare attenzione e dedizione, dove la cura dei dettagli è a dir poco fondamentale. Anche l’esperienza d’uso gioca un ruolo molto importante, ma su questa ci torneremo tra un attimo.
Dal punto di vista tecnico invece, creare un portfolio o creare un normale sito è la stessa e identica cosa. In entrambi i casi infatti, occorre:
- Scegliere un hosting veloce e affidabile;
- Registrare un dominio (come “esempio.com”);
- Installare un CMS (come WordPress);
- Pianificare la struttura interna, il layout e il design.
Come scegliere un dominio efficace? Che cos’è e come si installa WordPress? Quali sono i migliori software e strumenti da utilizzare?
Ho già risposto a queste — e a tante altre — domande in un articolo dedicato alle 5 + 3 risorse indispensabili per creare un sito web autorevole e performante (anche se parti da zero).
Perché creare un sito portfolio
Innanzitutto chiariamo questo: che tu sia un fotografo freelance o che rappresenti uno studio affermato, hai bisogno di un portfolio online…
Prima di spiegare i vari “perché” però, ho bisogno che tu dia una rapida occhiata qui sotto.

catturerà la tua
attenzione
Con questo piccolo “esperimento”, ti ho appena suggerito il motivo principale per cui dovresti creare il tuo sito portfolio: la maggior parte di noi, tende a prestare più attenzione alle immagini anziché al testo.
Generalmente infatti, le persone leggono solo il 20% di un contenuto — ma guardano ogni singola immagine…
Ciò detto, devi inoltre sapere che:
- Il 65% delle persone è “visual learner” (cioè impara guardando);
- Le immagini sono fino a 60.000 volte più veloci da processare rispetto al testo;
- Il 90% delle informazioni ricevute dal cervello sono visuali.
Già solo considerando questo, direi che vale sicuramente la pena “sforzarsi” di creare un portfolio in cui raccogliere tutti i propri lavori, non trovi?
Del resto, tu saprai meglio di me che, a volte, basta uno scatto per avere la più completa attenzione di chi guarda. Perché la fotografia di ritratto non è semplice arte: essa è viva, trasparente, brutalmente cruda —
— e un buon portfolio fotografico, non solo ti aiuterà a enfatizzare al meglio ogni singolo scatto, ma, attraverso un design “magnetico” e progettato ad hoc, sarà in grado di “accompagnare” i tuoi potenziali clienti verso la pagina dei tuoi servizi (o contatti)…
Ad ogni modo, se ciò non dovesse ancora bastarti, ecco un elenco dei più importanti vantaggi “tecnici” che ti porterà un sito portfolio ben pensato, strutturato e organizzato:
- Possibilità di essere trovat@ in prima pagina su Google tramite una semplice ricerca;
- Raggiungere un numero di persone potenzialmente illimitato (grazie alla SEO);
- Creare autorevolezza e ispirare fiducia con uno stile tutto tuo, capace di rafforzare il tuo brand, la tua immagine e il tuo valore percepito (leggilo come “più clienti”).
Ora capisci i motivi per cui insisto tanto?
Non avere un portfolio, per un fotografo o uno studio, significa precludersi di una fetta importante di clienti e, quindi, di guadagni.
E considerando che ad oggi, nel 2022, le vendite online in Italia valgono oltre 48.1 miliardi di euro, creare un portfolio è sicuramente la strategia vincente per trovare dei potenziali clienti.
Ebbene, ti sei convint@? Perché nel prossimo paragrafo toccherò un aspetto determinante per la riuscita di un portfolio impeccabile…
Creare un portfolio fotografico online: i 5 motivi per cui dovresti optare per un design pulito e minimalista
Proprio come la fotografia, anche il minimalismo è un’arte…
Creare un sito web “complesso” e riuscire a renderlo bello da guardare, oltre che semplice da utilizzare, è forse tra le sfide più difficili che un designer deve affrontare.
Questo perché, un approccio di tipo minimalista, tende a eliminare parecchi elementi dal campo visivo, rischiando talvolta di omettere informazioni importanti (o elementi fondamentali).
Altre volte invece, nella creazione di siti web si tende a esagerare con effetti e transizioni, cose che non fanno altro che appesantire eccessivamente il sito e, nel più dei casi, peggiorare l’esperienza utente…
Tuttavia, se ben padroneggiato, il minimalismo permette di:
- Veicolare al meglio un messaggio;
- Esaltare gli elementi, i testi e le immagini più importanti;
- Facilitare l’esperienza utente;
- Migliorare i tempi di caricamento del sito.
Creare un sito portfolio dallo stile minimale, all’apparenza potrà anche sembrare facile, specie dopo che avrai visto tutti i migliori esempi di design che ho selezionato dal web…
Ma un design semplice, per essere realmente efficace, deve tener conto di almeno 4 requisiti fondamentali — derivanti da quello che io chiamo “studio di sintesi” — che sono:
- Chiarezza del messaggio veicolato
- Interfaccia intuitiva e familiare
- Impatto visivo armonico
- Coerenza di stile
Per quanto mi riguarda, un design che non risponde appieno ai 4 requisiti elencati, non può essere considerato efficace e, quindi, è il caso di tornare alla fase di progettazione.
Ad ogni modo, i vantaggi che derivano da un design minimalista, non si fermano soltanto all’esperienza d’uso e all’impatto visivo, anzi: il più delle volte, un design pulito si traduce in un sito veloce e performante, fattori molto importanti per il ranking su Google…
Vediamo quindi insieme, uno alla volta, i 5 validi motivi per cui dovresti creare un portfolio dal design minimalista, semplice e pulito.
Tempi di caricamento rapidi
Uno degli obbiettivi principali di un portfolio — oltre a dimostrare le proprie competenze e capacità — è quello di ottenere dei nuovi clienti.
Tuttavia devi sapere che, di solito, le persone non guardano oltre la prima pagina di ricerca di Google, fermandosi in media ai primi 5 risultati (che rappresentano circa il 68% di tutti i click effettuati su Google).
Posizionare il tuo sito web tra i primi risultati di ricerca, quindi, dovrebbe essere una priorità…
Ecco perché è fondamentale ottimizzare al massimo i tempi di caricamento: Google premia i siti che caricano velocemente perché, generalmente, sono in grado di offrire un’esperienza d’uso migliore, specialmente sui dispositivi più piccoli.
Difatti, il destino dei siti web più lenti e inutilmente sovraccarichi, è quello di essere penalizzati e di perdere autorità, finendo sempre più in fondo alle classifiche di Google…
Ciò che incide maggiormente sui tempi di caricamento di un sito è soprattutto il numero di elementi presenti nella pagina. E, visto che una delle priorità consiste proprio nel migliorare i tempi di caricamento, adottare un design pulito rappresenta in assoluto la scelta migliore.
Il minimalismo infatti, garantisce tempi di caricamento estremamente rapidi, oltre che una migliore usabilità. Inoltre, se consideriamo anche tutti gli strumenti e i plugin di cui parlo in questa guida, le prestazioni complessive del tuo sito schizzeranno letteralmente alle stelle…
Navigazione facile e intuitiva
La navigazione di un sito portfolio è un aspetto a dir poco cruciale, poiché è ciò che permette ai visitatori di ottenere le informazioni che cercano e di orientarsi al meglio tra le pagine del sito stesso.
Immagina di entrare in un sito e ritrovarti di fronte a dei colori stravaganti, a una dozzina di font diversi e a immagini posizionate in ogni dove…
Direi che non si tratta proprio del massimo dell’esperienza, non trovi?
Un design del genere infatti, credo che allontanerebbe chiunque.
E, per quanto possano essere validi, i contenuti verrebbero totalmente ignorati (poiché difficili da individuare).
Al contrario, un design progettato in modo tale da eliminare tutto il superfluo, riduce il numero di elementi in competizione e rende la navigazione molto più facile e intuitiva — abbattendo, inoltre, quel tipico senso di frustrazione trasmesso da un design “massimalista”.
Ottimizzazione totale
C’è poco da fare: un sito portfolio minimalista, comporta un tipo di ottimizzazione impossibile da raggiungere per qualunque altra tipologia di design.
E quando parlo di “ottimizzazione”, mi riferisco a tutto: a partire dalla corretta visualizzazione del layout su ogni tipo di piattaforma o dispositivo, passando per una struttura tecnica snella e priva di codice inutile, fino ad arrivare a performance da capogiro…
Creare un design semplice e pulito, esente da elementi duplicati o extra, di per sé vuol dire aver già fatto il 90% del lavoro di ottimizzazione richiesto — e questo vale soprattutto per gli schermi più piccoli, i quali tendono a essere maggiormente sopraffatti dai siti più complessi.
Un sito ottimizzato in toto, comunque, non solo migliora l’esperienza utente in modo automatico, ma incide anche sul “famigerato” ranking.
Chiarezza visiva
La chiarezza di un sito web è tutto, specie quando si parla di un portfolio per fotografi (che, generalmente, ospita un numero piuttosto alto di immagini).
Ecco perché la scelta dei colori e dei font non deve mai essere casuale: un sito troppo elaborato in tal senso, infatti, risulterebbe opprimente da guardare (e comporterebbe un’esperienza di visualizzazione sgradevole).
Dunque, per ottenere un buon livello di chiarezza visiva, i miei consigli sono quelli di:
- Scegliere una palette di 2 o 3 colori al massimo;
- Limitare la scelta dei font a 2 famiglie, rispettivamente una per le intestazioni e una per il corpo.
Come facilmente intuibile, i colori predominanti nel minimal design (oltre al bianco e al nero) sono quelli che appartengono alla scala dei grigi.
Ma non si tratta di una regola fissa e, come avrai modo di vedere tu stesso tra poco, alcuni siti web utilizzano colori a contrasto — come l’arancione o il rosso — per mettere in risalto determinate aree del sito.
Professionalità e autorevolezza
Guarda come si presenta il sito web qui sotto:

Prima di provare a cavarti gli occhi da sol@, vorrei farti una domanda: riesci a trovare qualcosa in questo sito in grado di ispirare un senso di fiducia, professionalità o autorevolezza?
Sono sicuro di no.
In effetti, ho selezionato uno dei peggiori esempi in fatto di UI design (ma anche di design in generale) e, sebbene lo “stile” del sito sia coerente con quello del film — che, in ogni caso, ti sconsiglio fortemente di visionare — non c’è una sola cosa che si salvi…
La mancanza di un certificato SSL (di cui ho già spiegato l’importanza nell’articolo dedicato al miglior hosting per WordPress) e di un menu di navigazione, sono solo alcuni dei gravissimi errori che non bisogna commettere quando si crea un sito web.
Ma adesso osserva quest’altro esempio:

Già a un primo sguardo, direi che questo sito web riesce a trasmettere un senso di professionalità non indifferente. Sei d’accordo?
Ecco il punto: un design minimalista, studiato appositamente per coinvolgere anziché allontanare le persone, è in grado di trasmettere un livello di fiducia e autorevolezza senza pari…
Pochi e semplici elementi — accompagnati da un’interfaccia intuitiva e familiare — sono la ricetta perfetta per creare un sito portfolio di qualità e, soprattutto, che rispetta gli interessi (e l’intelligenza) dell’utente.
Sito portfolio fotografico: la lista dei 15+ migliori esempi di design minimalista
Dunque, finora abbiamo visto tutte le caratteristiche e le ragioni che fanno di un design minimalista la scelta migliore per un portfolio.
Adesso invece, ti mostrerò i migliori esempi di design che sono riuscito a scovare online (da cui ti consiglio di prendere spunto per il tuo portfolio fotografico, qualora non avessi ancora delle idee valide di design).
Inoltre, per ognuno dei siti portfolio che ho elencato, troverai anche una piccola analisi e la color palette utilizzata.
Thomas Prior

Nella sua semplicità, il design di questo sito sembra esser stato progettato appositamente per dare enfasi a ogni singolo scatto, complice un’interfaccia essenziale e una navigazione pulita.
L’homepage è una raccolta dei lavori più importanti dove, data la mancanza di testo, link e pulsanti, l’utente ha modo di “sfogliare” ogni immagine senza distrazioni, come si trattasse di un libro fotografico.
Tuttavia, sebbene il livello di design sia molto alto, non mancano i lati negativi: immagini dal peso eccessivo e dosi massicce di codice JavaScript, infatti, rendono il caricamento del sito piuttosto lento…
Inoltre, la mancanza di una pagina dei servizi e di una qualunque forma di contatto (e-mail, numero di telefono o modulo da compilare), complica l’interazione con i clienti (e fa del sito un mero esercizio di stile).
Ad ogni modo, tralasciando i difetti, si tratta sicuramente di un valido portfolio da cui trarre spunto per il proprio design.
Phases Magazine

Due parole per descriverlo: semplicemente stupendo…
Phases non è un comune portfolio, ma un progetto che nasce con l’intento di dare spazio ai lavori migliori di oltre 1.000 fotografi professionisti (tutti sparsi in giro per il mondo).
Sul design c’è poco da dire: il layout del sito è pulito, senza fronzoli e coerente in ogni area, sezione o pagina, mentre i link utili alla navigazione sono celati dietro una piccola icona nera (in alto destra).
Le animazioni sono ridotte all’osso, la palette dei colori va dal bianco al grigio scuro al nero e, per quanto riguarda il testo, Phases adotta un singolo font in tutto il sito (“JAF Facit” — Adobe Fonts).
Lati negativi? Per quanto mi riguarda, Phases Magazine non ne ha…
Ed è perfetto così com’è.
Our Time (Catherine Garcia)

Sarà che amo i colori scuri, i font monospaced e le immagini in bianco e nero, ma Our Time è stato per me come un fulmine a ciel sereno — complice anche il fatto che, nella homepage, viene indicato l’orario in tempo reale (un po’ come avviene nel footer del mio sito).
In generale, l’interfaccia risulta essere abbastanza chiara, mentre il design lo trovo a dir poco azzeccatissimo. Ma ciò che più adoro di questo portfolio è il continuo contrasto tra bianco e nero.
Se non fosse per alcune sviste sul fronte tecnico (per i più pratici, mi riferisco ai problemi di overflow-x nel menu e in alcune zone del sito), questo sito rientrerebbe nella mia top 3.
Anders Kylberg

Adoro la semplicità “stilosa” e ricercata di questo sito, dove gli scatti sono disposti in ordine sparpagliato e i testi sono quasi assenti.
A un primo sguardo, la maggior parte delle animazioni sembra esser stata creata in CSS puro (senza quindi l’ausilio del JavaScript, il quale, in dosi massicce, non fa che intaccare le performance generali del sito).
Sarebbe tutto perfetto se non fosse che, a volte, per via di un contrasto di colori poco studiato, i testi risultano difficili da leggere (come accade nell’homepage e nel menu “info”).
Inoltre, trovo abbastanza fastidioso il fatto che il menu venga aperto al passaggio del mouse (e non tramite click).
Jack Davison

A mani basse, uno dei siti portfolio che adoro di più.
Semplice da esplorare e didascalico quanto basta, il portfolio di Jack Davison rispecchia a pieno titolo il mio ideale di design minimalista.
La palette monocromatica riprende lo stile degli scatti (che, salvo qualche piccola eccezione, sono tutti in bianco e nero), mentre le animazioni risultano di grande effetto anche se poco elaborate.
Avrei preferito uno stile più marcato per l’evidenziazione dei link, ma, in fin dei conti, si tratta di piccolezze…
Tom Jamieson

Questo portfolio fotografico si visualizza benissimo su desktop e, in generale, sui grandi schermi: design, animazioni, layout… ogni cosa è al posto giusto.
Su mobile, invece, trovo che il menu di navigazione sia un po’ troppo macchinoso, probabilmente perché il sito non è stato progettato seguendo un approccio “mobile first — prima i dispositivi mobile”.
Joséphine Löchen

Lo scorrimento orizzontale di questo sito mi ha conquistato all’istante, soprattutto perché, a differenza di altri, è possibile scorrere le immagini non solo con la rotellina del mouse, ma anche tramite le freccette presenti sulla tastiera.
Lati negativi? La dimensione dei font: i testi sono fin troppo piccoli su mobile e il menu risulta un po’ arrangiato alla “meno peggio”.
Lasse Floede

Questo sito portfolio sposa uno stile un po’ più “bold” rispetto agli altri, pur mantenendo comunque le caratteristiche tipiche del minimal design.
Tralasciando i piccoli problemi di z-index (sovrapposizione degli elementi) riscontrabili su mobile, nel complesso il sito offre un’ottima esperienza d’uso e una buona navigazione.
Non sarà uno dei design che più mi fa impazzire, ma resta comunque un gran bell’esempio da cui trarre ispirazione per un progetto.
Sacha Maric

Sono rimasto piacevolmente sorpreso dallo scrolling “particolare” di questo portfolio (anche se, a volte, devo dire che risulta un po’ scomodo).
Quello che correggerei di questo sito però è lo stile del testo: per un design del genere infatti, trovo più appropriato un font di tipo sans-serif (come ad esempio il “Source Sans Pro” — Google Fonts).
Rosie Harriet Ellis

2 pagine in totale e niente footer…
Tralasciando i problemi SEO che derivano da una scelta così “bizzarra”, trovo che il layout di questo portfolio sia perfetto: le immagini hanno tutte dimensioni diverse e, all’apparenza, sembrano esser state sistemate in modo casuale e asimmetrico (adoro).
Per il resto, avrei preferito che le informazioni di contatto (come l’e-mail) fossero cliccabili, così da rendere l’interazione più intuitiva e immediata.
Ugot Photography

Lo so, visto così, questo sito portfolio dice poco e nulla: si tratta di una tabella “grezza” su sfondo bianco, niente di più…
Ma allora perché ho scelto di includerlo comunque in questa lista?
Perché, in fin dei conti, i presupposti di questo design non sono affatto sbagliati…
L’errore di Ugot Photography è stato quello di peccare di troppo semplicismo — al contrario dei ragazzi di Adoratorio® Studio che, difatti, a fronte di un design molto simile, restituiscono un impatto visivo di tutt’altro spessore:

A parte l’homepage comunque, devo dire che Ugot Photography (o chi per lui) ha fatto un bel lavoro per quanto riguarda le pagine dedicate ai singoli shooting e ai lavori principali.
Anthem

Anthem, ovvero: design a griglia, font sans-serif e ampi spazi bianchi…
Questo portfolio si caratterizza per una simmetria a dir poco “chirurgica” e spigolosa. La navigazione non è propriamente il massimo dato che, nella fattispecie, risulta impossibile distinguere i link dal semplice testo.
Navigazione a parte, se ami la precisione e il design “pixel perfect”, Anthem fa esattamente al caso tuo.
Gordon Von Steiner

Potrà sembrare una cosa di poco conto, ma ciò per cui si differenzia maggiormente questo portfolio fotografico è il suo scrolling atipico: bello, fluido e, soprattutto, coinvolgente.
Per quanto concerne l’impatto visivo, invece, ciò che salta subito all’occhio è una “moderata” predominanza del colore rosso, riscontrabile non solo nel menu ma anche nella maggior parte degli scatti.
Ad ogni modo, quel che più amo di questo portfolio (dopo Natalie Portman, ovviamente) è il layout: un mix perfetto di raffinatezza, semplicità e creatività…
Craig Reynolds

Cosa mi piace di questo portfolio? Winona Ryder, tanto per cominciare…
Bando alle ciance, il sito di Craig Reynolds mi ha colpito innanzitutto per il suo ordine e la sua pulizia, oltre che per uno scrolling orizzontale molto semplice e progettato per offrire la miglior esperienza utente possibile.
L’unica cosa “sbagliata” in questo portfolio è l’e-mail: da un professionista che vanta collaborazioni con nomi del calibro di Zendaya, Idris Elba e Rooney Mara, ci si aspetterebbe un’e-mail professionale come “@craig-reynolds.com” (e non “@gmail.com”).
Per il resto, caratteristiche come la semplicità e la familiarità d’uso, nel sito di Craig Reynolds sono all’ordine del giorno.
Stephen Wells

Quando l’ho visto, me ne sono innamorato all’istante…
Quello di Stephen Wells è forse il sito portfolio che preferisco in assoluto — vuoi per il layout “particolare”, o vuoi per il fatto che le immagini, occupando la quasi totalità dello schermo, risultano sempre ben inquadrate e al centro dell’attenzione.
Non c’è davvero niente che correggerei e, anzi, ti dirò di più: per quanto mi riguarda, oltre a essere un punto di riferimento oggettivo in termini di design, questo sito rappresenta la quintessenza del minimalismo…
Breakthrough — Kim Welter

Non potevo che concludere questa lista con Breakthrough…
Se non sai di cosa sto parlando, te lo spiego subito: Breakthrough è un template un po’ “atipico”, creato da me con l’intento di — tra le altre cose — mostrarti l’impostazione ottimale del sito di un fotografo ritrattista.
Lo definisco “atipico” perché, a differenza dei normali template, è possibile visualizzarlo ma non scaricarlo.
Ma quindi a cosa serve realmente Breakthrough?
In pratica, si tratta di un esercizio di stile (in continua evoluzione) che vede come protagonista Kim Welter, un personaggio fittizio specializzato nel ritratto personale e commerciale, che vanta collaborazioni con brand del calibro di Coca Cola, ma anche Zara, Prada e Dior.
Principalmente, Breakthrough si contraddistingue per 3 caratteristiche fondamentali, ovvero:
- Design mobile first — progettato per garantire un’esperienza d’uso straordinaria anche sui dispositivi più piccoli;
- Immagini ottimizzate manualmente 1 a 1 — nitide e definite come le originali ma dal peso medio di soli 100 KB;
- Sezione blog dedicata (tra poco ti spiegherò le ragioni per cui dovresti crearla anche tu).
E tutto? Nì…
Prima ho detto che non è possibile scaricare il template di Breakthrough, ma non ho specificato il perché.
Ebbene, i motivi che mi hanno spinto a compiere tale scelta, ti saranno rivelati una volta che avrai finito di esplorare Breakthrough (insieme a una “sorpresa” che ho riservato solo a pochissime persone…).
BONUS — Perché integrare una sezione “blog” nel proprio portfolio
Se hai visitato qualche sito tra quelli proposti (a parte Breakthrough), quasi sicuramente ti sarai res@ conto di una cosa: nessuno di loro possiede una sezione blog dedicata…
Tuttavia, come ho spiegato nell’introduzione di questo paragrafo, una delle maggiori priorità di chi crea un sito portfolio (o, in generale, di chi crea un sito web), consiste nel trovare nuovi clienti.
Ma cosa c’entra il blog in tutto questo?
Dunque, prima di rispondere alla domanda, occorre fare una precisazione: quasi tutti i siti che ho elencato in questo articolo, non sono stati progettati per essere SEO friendly, ma solo per mostrare le proprie capacità artistiche.
Del resto, quando si è “famosi” come Jack Davison o Craig Reynolds (i quali vantano collaborazioni con Robert De Niro, Winona Ryder e Steven Spielberg, per citarne alcuni), è sufficiente che il proprio sito sia ben posizionato per le ricerche inerenti al proprio nome. Nient’altro.
Ma nel caso di un fotografo o di uno studio che parte dal basso (o che vuole accrescere ulteriormente il proprio nome), la SEO gioca un ruolo di primaria importanza.
Quindi, cosa c’entra il blog in tutto questo?
A dire il vero… tutto.
Un blog permette di influenzare il giudizio delle persone e, difatti, stando a quanto riportato da Dynata (una delle più grandi piattaforme di First Party Data per insight e misurazione), emerge che:
- L’84% delle persone acquista prodotti e servizi in base a quanto viene detto nei vari blog;
- Il 46% delle persone afferma di leggere i blog per effettuare una prima indagine su un prodotto o un servizio di proprio interesse.
Ciò detto, però, voglio esser chiaro su una cosa: un blog non è un diario personale, ma uno strumento “aziendale” che serve a raggiungere degli obiettivi precisi; mentre i clienti, invece, non sono altro che persone in cerca di risposte — e proprio come te e me, hanno esigenze, bisogni e desideri specifici…
Ebbene, se con il tuo blog sarai in grado di rispondere alle domande dei tuoi clienti — e se lo farai in modo preciso, accurato e meticoloso — allora guadagnerai la loro stima, la loro preferenza e, più di tutto, la loro fiducia.
E una volta conquistata la fiducia del cliente, quest’ultimo sarà molto più propenso a seguire i tuoi consigli e suggerimenti (che, ad esempio, potrebbero riguardare l’acquisto di un tuo servizio o di un prodotto sponsorizzato), proprio perché “influenzato” dagli articoli del tuo blog.
Ma non finisce qui…
Se farai un buon lavoro, le persone vorranno conoscere la tua opinione anche per i loro problemi futuri e di conseguenza, quindi, ti daranno la loro preferenza nell’eventualità di un acquisto.
Infatti, il vantaggio principale di un blog, valido specialmente sul lungo termine, consiste nel fatto che le persone si ricorderanno di te e delle tue parole — e inizieranno a cercare direttamente il tuo nome su Google.
Perché questo è importante?
Perché per le ricerche che hanno come oggetto il tuo nome, non esiste alcuna competizione: chi cerca il tuo nome, difatti, sta cercando proprio te — pertanto si tratta di qualcuno interessato non solo a ciò che hai da dire, ma anche ai servizi che hai da offrire…
Conclusioni finali
Dunque, ricapitoliamo un po’ cosa abbiamo visto nell’articolo di oggi:
- Ti ho spiegato che cos’è un portfolio;
- Hai scoperto tutti i motivi per cui devi assolutamente creare un portfolio fotografico online;
- Ti ho elencato le 5 ragioni più importanti per le quali dovresti investire il tuo tempo in un design semplice e minimale;
- Hai visto i 15+ migliori esempi di siti portfolio da cui trarre ispirazione per la progettazione del tuo design minimalista;
- Ti ho mostrato gli enormi vantaggi (lato SEO, soprattutto) che derivano dall’integrazione di una sezione blog dedicata.
Prima di lasciarci, voglio segnalarti l’esistenza di un sito web che potrebbe tornarti molto utile per trovare — nel caso in cui gli esempi da me selezionati non siano di tuo gradimento — la giusta ispirazione di design: awwwards.com.
Qualora ti fossi pers@ qualcosa, comunque, qui sotto trovi i link più importanti che ho citato nel corso di questo lungo articolo:
Articolo — Il miglior hosting per WordPress del 2022 (+ sconto)
Articolo — Le 5 + 3 risorse indispensabili per creare il tuo sito web
Anche per oggi, direi che è tutto.
Se ti sono stato d’aiuto, ti invito a condividere questo articolo e, nel caso in cui ti occorresse una mano, un parere o un consiglio (ma anche solo per dirmi “ciao” 🙂), non esitare a contattarmi o a lasciare un commento.
Ti ringrazio per l’attenzione e in bocca al lupo,
— Giovanni